Pienza e la Val d’Orcia hanno fatto da spettacolare cornice alla chiusura del percorso formativo dedicato agli Operatori e Gestori dei siti toscani inseriti nella lista patrimonio mondiale.
Il tema centrale di questo ultimo appuntamento era l’analisi di come elaborare ed implementare un Piano di Gestione utile ed efficace per i siti della Toscana. Se ne è discusso, in una due giorni intensa, alla presenza di esperti come Adele Cesi (MiBAC, Segretariato Generale, Ufficio UNESCO), Marcella Morandini (Direttore Fondazione Dolomiti UNESCO) che hanno descritto buone pratiche e criticità di gestione ed esempi concreti di come sia possibile coinvolgere in maniera attiva la comunità che vive nei territorio dei vari siti. E si è anche descritto le tipicità dei siti di Pienza e Val d’Orcia con gli interventi dei referenti istituzionali, il Vice Sindaco di Pienza Giampietro Colombini e del Sindaco di Castiglione d’Orcia, Claudio Galletti (Castiglione è il Comune referente per il sito Unesco Val d’Orcia). Ha fatto gli onori di casa il Sindaco di Pienza Fabrizio Fè, che ha salutato tutti i partecipanti e aperto l’incontro.
Durante la seconda giornata è stata organizzata la visita a due particolarità del territorio della Val d’Orcia: l’ex monastero Benedettino Olivetano di Sant’Anna in Camprena del XV secolo (oggi struttura ricettiva che ospita intatti nel suo refettorio un ciclo di dipinti del Sodoma risalenti al 1503) e il piccolo borgo medievale di Monticchiello che con il suo Teatro Povero dimostra una vitalità non comune a dispetto dei pochi abitanti che ancora vivono il paese. Due diversi esempi di come il patrimonio culturale possa essere coniugato con una efficace gestione dei siti a prescindere dal fatto che possano essere più o meno fuori dalle rotte turistiche.
La fase conclusiva del percorso è stata dedicata ad una fase più laboratoriale durante la quale si è analizzato, evidenziato e discusso il Piano di Gestione del sito Val d’Orcia, individuandone particolarità e criticità attraverso un attento confronto che potrà essere utile anche per quelle che sono le analisi degli altri sei siti toscani. Il laboratorio è stato condotto dal team dell’Ufficio Unesco di Firenze guidato da Carlo Francini, supportato dall’utilissimo contributo di Adele Cesi.
Il percorso formativo, che Aedeka ha svolto per conto della Regione Toscana e della Fondazione Sistema Toscana, si è svolto in un clima molto positivo e di rinnovato interesse e ha sicuramente aumentato la consapevolezza di quanto sia possibile ancora fare per la promozione e valorizzazione del nostro patrimonio.
Vedi il Programma completo dell’incontro.